L’uomo è stato arrestato a Torino il 19 gennaio in seguito a un un mandato spiccato dalla Corte dell’Aja per crimini di guerra e contro l’umanità commessi nella prigione di Mittiga, vicino Tripoli. Ma è stato liberato due giorni dopo poiché la Corte d’appello di Roma ha ravvisato irregolarità nell’arresto per la mancata interlocuzione con il ministro della Giustizia, titolare dei rapporti con la Cpi. Il generale libico è stato dunque rimpatriato in Libia su un volo di Stato, per ragioni di urgenza e sicurezza
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