Adesso lo attendono come per gli altri commissari le forche caudine delle audizioni che si terranno a metà ottobre. Difficile però che possano esserci sorprese. Le minacce di socialisti e liberali di non votare l’esponente italiano comprometterebbero l’intero assetto della commissione su cui si è raggiunta faticosamente l’intesa con l’ultima sorpresa del ritiro e sostituzione di Breton
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